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SANITA' E POLITICHE SOCIALI



SANITA'

Legge Regionale 15/2018

Modifiche al titolo I, al Titolo III e all'Allegato 1 della l.r. n. 33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità

Con queste modifiche si garantisce la promozione del servizio sociosanitario lombardo sul territorio nazionale e a livello internazionale, al fine di sostenere l’innovazione, la ricerca e l’assistenza nelle strutture di riferimento specialistico.


Legge Regionale 4/2019

Modifiche e integrazioni alla l.r. 30 dicembre 2009, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità “: abrogazione del capo III “Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali” del Titolo VI e introduzione del Titolo VI bis “Norme in materia di medicina legale, medicina necroscopica polizia mortuaria, attività funebre”

Vengono in questo contesto disciplinate le attività e i servizi correlati al decesso, nel rispetto della dignità e delle diverse convinzioni religiose e culturali di ogni persona, al fine di tutelare l’interesse degli utenti dei servizi funebri, nonché le attività di medicina legale e di polizia mortuaria, secondo principi di efficacia, di efficienza, di evidenza scientifica e di semplificazione amministrativa.


Legge Regionale 7/2019

Norme sul rafforzamento del governo del sistema sociosanitario lombardo

Con questa legge si recano disposizioni volte a contribuire alla realizzazione degli obiettivi della programmazione regionale nell’ambito sociosanitario e a migliorare l’efficienza del sistema sociosanitario lombardo attraverso l’acquisizione di professionalità ad alto contenuto specialistico da collocare presso le competenti strutture della Giunta regionale.


Legge Regionale 17/2019

Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento e individuazione precoce. abrogazione l.r. n. 4 del 2 febbraio 2010 "disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici dell'apprendimento"

Con questa legge si è voluto promuovere la diagnosi precoce dei DSA (e.g.: dislessia, e discalculia) con attività di screening e individuazione precoce dei segnali predittivi, grazie alla stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, come famiglia, struttura scolastica e sistema sanitario. Oltre alla prevenzione per i più giovani favoriamo percorsi di diagnosi anche per coloro che hanno superato l’età evolutiva e promuoviamo per tutti percorsi riabilitativi finalizzati a potenziare e facilitare l’apprendimento, ad agevolare l’integrazione e le pari opportunità.


Legge 15/2020 Sicurezza del personale sanitario e sociosanitario

La legge regionale per garantire la sicurezza di medici, infermieri e operatori negli ospedali prevede la predisposizione degli indirizzi per la prevenzione e il contrasto degli atti di violenza (linee guida), ossia, ad esempio, la previsione di corsi di formazione rivolti agli operatori del settore sanitario, interventi di carattere strutturale relativi ai varchi di accesso alle strutture sanitarie, l’installazione di telecamere ad uso interno alla struttura e di pulsanti di soccorso collegati le forze di polizia.

La legge era stata impugnata dal governo Conte bis e successivamente la Corte Costituzionale ha affermato l’infondatezza del ricorso confermando la legittimità dei contenuti della legge.


Legge Regionale 23/2020

Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche

I dati regionali sulle dipendenze patologiche destano preoccupazioni a causa del manifestarsi di situazioni di fragilità, specie nei giovani, che in occasione della pandemia si sono particolarmente acuite, fino a costituire una vera e propria emergenza sociale. La legge è strutturata su tre aree di intervento che vanno dalla prevenzione, alla diagnosi e cura e infine alla riabilitazione e inserimento. È previsto un Comitato di indirizzo e coordinamento in area dipendenze e l’istituzione di un tavolo di coordinamento tecnico che collabora con il Comitato al fine di avere un’analisi del fenomeno delle dipendenze e di elaborare proposte al riguardo.

I 20 articoli del testo vertono su vari aspetti: da quelli relativi alle risorse economiche, passando per la governance sanitaria fino a quelli che si potrebbero definire di “approccio culturale”.

Una legge che vuole porsi come punto di riferimento nella lotta alle dipendenze patologiche che si basa su parole chiave semplici ed efficaci: percorsi specifici per i minori; prevenzione per agire sulla domanda; risorse economiche; reinserimento sociale lavorativo; e infine ricerca.


Legge Regionale 24/2020

Misure urgenti per la continuità delle prestazioni residenziali del servizio sociosanitario in emergenza, per il potenziamento delle dotazioni di protezione individuale e medicali a favore della medicina territoriale e delle RSA e per il potenziamento dell’assistenza sanitaria in collaborazione con le università sedi delle facoltà di medicina e chirurgia – modifica all'art. 3 della l.r. 4/2020

Legge approvata in risposta alla pandemia Covid-19 per consentire ai pazienti non-Covid di poter continuare a prendersi cura della propria salute; la disposizione garantisce la continuità dell’erogazione delle prestazioni LEA. La stessa legge include anche disposizioni volte al potenziamento delle dotazioni di protezione individuale e medicali nelle Unità d’offerta e nella medicina territoriali, a valorizzare la collaborazione con il sistema universitario per la gestione dell’emergenza da Sars-CoV-2 e l’utilizzo di istituti contrattuali flessibili per far fronte all’emergenza epidemiologica.

Viene inoltre previsto un bonus economico ai medici specializzandi impiegati nella gestione della pandemia.


Legge Regionale 2/2021

Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie

Con questa Legge viene istituita la Cabina di regia per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che è incaricata di costituire una Rete regionale con lo scopo di prevenire e far fronte ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione con interventi mirati di sensibilizzazione, informazione, formazione, prevenzione, riconoscimento, nonché alla cura e al potenziamento dell’offerta dei servizi e delle prestazioni con particolare attenzione all’età evolutiva e con approcci che considerano la progressione nel tempo che caratterizza tali disturbi con l’obiettivo di intervenire anche per periodi prolungati.


Legge Regionale 16/2021

Modifiche alla legge regionale 19/2007 (Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia) – Istituzione Servizio Psico-Pedagogico

La legge istituisce un Comitato tecnico regionale con funzioni di indirizzo e coordinamento per l’attivazione di un servizio psico-pedagogico a supporto della dirigenza scolastica e rivolto agli studenti e alle loro famiglie, con lo scopo di prevenire e intervenire in situazioni di insuccesso formativo, povertà educativa, dispersione scolastica, difficoltà e disagio relazionale e di apprendimento, anche dovute alla pandemia da Covid-19, e promuove la competenza emotiva, cognitiva e relazionale, l’orientamento, il benessere e il pieno sviluppo della comunità scolastica, anche attuando processi di collaborazione sinergica tra scuola, famiglia e servizi territoriali.


Legge Regionale 22/2021

Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della Legge regionale 30 dicembre 2009 n°33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità

Nel 2015, in assenza di un piano nazionale, la Lombardia ha avviato un percorso di rafforzamento della medicina territoriale che mettesse al centro la cronicità, ovvero il 30% della popolazione per cui sono impiegate l’80% delle risorse sanitarie.

Oltre 300 audizioni con i principali referenti della sanità lombarda hanno portato alla stesura della legge che permette alla Lombardia di essere la prima Regione in Italia ad attuare il PNRR – Missione 6 attraverso l’allocazione di risorse dedicate: con questa Legge sono stati stanziati 2 miliardi di euro per la realizzazione di 218 case di comunità, 71 ospedali di comunità e 101 centrali operative territoriali.

La legge si articola su 5 punti: più territorio, più operatori della sanità, più sindaci, più cittadini, più lavoro.

È stata frutto di un lungo lavoro di ascolto del territorio e degli stakeholder, tra cui le associazioni di pazienti, e presenta una serie di novità fondamentali per garantire un’offerta sanitaria sempre più all’altezza delle esigenze ed efficace nell’affrontare le emergenze.

Importantissimo il coinvolgimento dei sindaci e delle autonomie locali nelle politiche sanitarie, delle associazioni di volontariato nella definizione dei piani terapeutici e nell’integrazione dei medici di medicina generale e di tutti gli operatori sanitari nel sistema sanitario lombardo, per una sanità sempre più condivisa ed efficiente.


Legge 23/2022 Caregiver familiare

Approvato un progetto di legge sui caregiver familiari che conferisce il dovuto riconoscimento e la giusta valorizzazione a questa figura fondamentale, prevedendo una serie di azioni mirate a favorire il suo coinvolgimento ed integrazione nel progetto di assistenza e cura e a favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura, percorsi di supporto e affiancamento alla rete di servizi sociali, sanitari e sociosanitari.


Legge 27/2022

Definizione e funzionamento delle unità spinali del servizio sociosanitario regionale lombardo

La legge intende sviluppare l’assistenza alle persone con paralisi, traumatica e non traumatica, e definisce le caratteristiche delle unità spinali, i reparti in cui vengono curate le persone con lesione midollare.

  • È stata destinata alla ricerca sulle malattie rare la disponibilità finanziaria residua della X legislatura, pari ad oltre 1,5 mln di euro.
  • Si dovrà perseguire l’obiettivo di dare attuazione completa al DPCM del 2017 che prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
  • Tra le nuove disposizioni vi è l’entrata in vigore del nuovo elenco delle malattie rare esenti dal ticket; è importante inoltre emanare il nuovo nomenclatore protesico, includendo finalmente prestazioni tecnologicamente avanzate, eliminando quelle ormai obsolete.
  • Psoriasi
    Malattia sociale e invalidante per la quale vanno implementati i percorsi di cura, i corsi di formazione specifici per il personale sanitario e va estesa la rete informatica sul territorio lombardo, oltre che razionalizzati i costi.
  • Dotare tutti i centri oncologici di caschi refrigeranti, un valido antidoto contro l’alopecia che colpisce le persone sottoposte a chemioterapia.
  • Servirà implementare e potenziare la telemedicina, collegamento importante e determinante tra ospedale e territorio.


Liste d’attesa

Abbiamo iniziato un percorso e stanziato numerose risorse per consentire ai cittadini di accedere alle prestazioni nei tempi appropriati. Tanto è stato fatto, ma anche per cause indipendenti dalla nostra volontà, come la carenza di alcune figure specialistiche, figlie di programmazioni nazionali sbagliate, tanto si può ancora fare. Come, ad esempio migliorare la collaborazione tra tutti gli enti del sistema, medici prescrittori e quelli che erogano le prestazioni, e anche i cittadini stessi che devono avere un uso consapevole e responsabile delle prestazioni offerte, come ad esempio evitare di prendere più appuntamenti in diverse strutture o non annullare appuntamenti quando impossibilitati a presentarsi.

Tra le azioni messe in campo si evidenzia lo stanziamento di 84 milioni di euro, l’ampliamento dell’offerta di prestazioni sanitarie attraverso l'estensione dell'orario di attività dei servizi ambulatoriali, l’anticipo dell’appuntamento di 66 mila visite prenotate nelle 10 prestazioni ambulatoriali che necessitano di un miglioramento dei tempi individuate attraverso un monitoraggio effettuato dalla Dg Welfare.

              

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Attrezzature e interventi nei vari presidi ospedalieri del territorio mantovano:


AO Mantova

  • Risonanza magnetica 3 tesla AO Mantova
  • Nuova tac spect medicina nucleare AO Mantova
  • CT PET Medicina nucleare AO Mantova
  • TAC 128 strati al pronto soccorso AO Mantova
  • Robot chirurgico per interventi urologici, senologici e chirurgia toracica di alta precisione: sono in corso lavori per posizionarlo
  • Riattivato cantiere blocco C (polichirurgico) fermo dal 2018 quando era stato aggiudicato
  • Pronto Soccorso Mantova: interventi ristrutturazione eseguiti
  • Lavori di ristrutturazione in corso nelle sale operatorie 7 e 8 dell’Ospedale di Mantova
  • Rinnovato parco apparecchiature della medicina nucleare


Ospedale di Asola:

  • Riqualificazione degli ambienti interni
  • Ripartenza del cantiere lavori esterni: bloccati nel 2015/16 dalla Sovrintendenza a causa del ritrovamento di reperti non previsti, vengono sbloccati tra il 2018 e il 2019 con il conseguente rifacimento del progetto secondo le prescrizioni imposte dalla Soprintendenza; il nuovo progetto costa 3 milioni in più e la Giunta del Presidente Fontana ha messo a disposizione le risorse a partire dal 2019. Si è poi proseguito con la risoluzione di una serie di problematiche, soprattutto normative (ad esempio: le valutazioni di rischio vulnerabilità sismica erano collegate al precedente progetto ed erano pertanto decadute), sono stati chiusi i lavori ed i conteggi legati al progetto iniziale, è stata bandita una nuova gara contro l’esito della quale ditte partecipanti hanno proposto ricorso. I lavori riprendono poi nell’estate del 2021 e stanno proseguendo.
  • Riapertura pediatria presidio Asola


Ospedale di Borgo Mantovano

  • Colonna laparoscopica presidio di Borgo Mantovano
  • attivato ospedale di comunità


REMS di Castiglione delle Stiviere

  • ripartito cantiere per costruire altre 6 Rems: le prime tre finiranno entro la fine del 2023; le ultime tre entro la fine del 2025


Ospedale di Viadana

  • attivato il reparto di radiologia
  • a breve verrà aperto l’ospedale di comunità a Viadana
     

Ospedale di Bozzolo

  • ausilioteca (spazio necessario per insegnare alle persone come usare gli ausili) terminata e proseguono gli interventi esterni per poi procedere alla apertura
  • attivato ospedale di comunità di Bozzolo

 

Ospedale di Suzzara

  • sperimentazione gestionale che scade il 30.06.23 e la Direzione della ASST dovrà porre in atto tutte le azioni per definire i rapporti contrattuali con il gestore


Ospedale di Castiglione delle Stiviere e Volta Mantovana

Struttura di patrimonio pubblico e gestita da privato


Territorio

  • Riqualificati gli studi odontoiatrici sul territorio con il rinnovo dei “riuniti odontoiatrici” (poltrone per dentisti sul territorio in 8 strutture)
  • Ecografi nuovi per case Comunità e consultori
  • Case della comunità: attivate le case della comunità di Viadana, Asola, Goito, Bozzolo, Suzzara, Sermide, Castiglione, Mantova, Quistello (da inaugurare).

 

Azioni da proseguire e supportare

  • Autorizzata e ordinata risonanza magnetica aperta a Borgo Mantovano che verrà inaugurata nella primavera del 2023
  • Ristrutturare il reparto di medicina nucleare entro il 2023
  • Dopo la ristrutturazione delle sale 7e8 si potranno inserire la sala per la cardiochirurgia e la sala ibrida
  • Dovranno essere attivate le case della comunità di Mantova, Borgo Mantovano e la casa di comunità spoke a Sermide
  • Angiografo digitale: è presente nella struttura ma sono in corso lavori di ristrutturazione
  • Dotare la radiologia di Asola di Nuova TAC uguale a quella del Pronto Soccorso di Mantova
  • Blocco E: occorre sottoscrivere l’accordo programma con il Ministero per il finanziamento dell’opera (35 milioni), quindi occorre monitorare che il nuovo Blocco del nostro Ospedale sia mantenuto all’interno dell’accordo di programma.
  • Attivare l’ospedale di comunità a Viadana e Mantova
  • Neuropsichiatria infantile Borgo Mantovano e Hospice entro fine 2023
  • Telemedicina in collaborazione con le RSA del territorio: parte la sperimentazione con la Fondazione Mazzali di Mantova e dovrà poi essere estesa alle altre strutture.
  • A novembre 2022 era attivato il 40% dei progetti PNRR ed è prevista l’attivazione dell’ulteriore 30% nel 2023 e del restante 30% nel 2024.
     

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Legge Regionale 6 dicembre 2022, n. 25

Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all'inclusione sociale di tutte le persone con disabilità

Approvata all’unanimità in Lombardia la legge regionale per garantire a tutte le persone con disabilità il diritto a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone. Punto di arrivo di un percorso lungo e complesso avviato nel 2019.

La nuova legge regionale apre concretamente la strada al diritto alla vita indipendente, mettendo tutte le persone con disabilità in condizione di poter scegliere cosa fare della propria vita garantendo la stessa possibilità di scelta che hanno tutti gli altri cittadini. Il Progetto di vita individuale (partecipato e personalizzato), la valutazione multidimensionale e il budget di progetto in cui sono individuate le risorse necessarie per metterlo in atto, sono i tre pilastri su cui poggia la nuova normativa.
Attraverso il Progetto di vita indipendente, la nuova legge regionale mette al centro la possibilità di far emergere e dare risalto a interessi, bisogni, desideri e preferenze di ogni persona e attorno a questi costruire una progettualità che permetta di tradurli in realtà. Un tema molto caro per le associazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità.

Sono inoltre previste sia l’istituzione dei Centri per la vita indipendente come servizi dei Comuni, inseriti negli Ambiti territoriali dei piani di zona, che verranno realizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti di terzo settore, sia una revisione del sistema di finanziamento e funzionamento della rete delle unità di offerta socio-sanitarie e socio-assistenziali per le persone con disabilità.

 

 

Sostegno alla famiglia e ai suoi componenti fragili

Nidi Gratis

Dal 2016 stanziati complessivamente € 179 mln a valere sul POR FSE 2014-2020 e su risorse regionali di cui 9 milioni di euro per l’edizione 2022/2023 (esclusivamente fondi regionali).


Sperimentazione centri per la famiglia

Dal 2019 stanziati 4,2 mln per promuovere la creazione di punti di riferimento volti a promuovere il benessere e lo sviluppo della famiglia


Interventi a favore di genitori separati/divorziati

Dal 2017 complessivamente stanziati 12 mln per il sostegno abitativo e 1,3 mln per la mediazione familiare


Piani Territoriali di Conciliazione Vita-Lavoro e interventi di welfare aziendale

Dall’annualità 2017/2018 stanziati complessivamente 13 mln (di cui 5,6 ml risorse FSE) per i piani territoriali e 5 mln per progetti di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese


Bandi Estate Insieme e Estate e+ Insieme

Stanziati 13 milioni per l’edizione 2021 e 15,5 per l’edizione 2022 per favorire la realizzazione di esperienze di socialità per minori 0-18 anni


Interventi a favore di adolescenti e giovani in condizione di fragilità e disagio

Stanziati 7,2 milioni dall’attivazione della misura (risorse POR FSE 2014-2020)


Interventi a favore del lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari

Dal 2018 stanziati complessivamente 6 mln di cui 2,4 dedicati all’implementazione degli sportelli per la ricerca degli assistenti familiari da parte degli ambiti e € 3,6 per il bonus a favore delle famiglie che assumono l’assistente familiare.

 

 

 

 

 

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