Trasporto ferroviario
Sono necessarie scelte che portino ad un miglioramento concreto della situazione sul trasporto pubblico ferroviario. La composizione societaria, con Trenord partecipato al 50% da FNM (partecipata al 57% da Regione Lombardia) e al 50% da Trenitalia (società statale), pone problematiche alle quali è opportuno porre rimedio per evitare una situazione di ingovernabilità.
Se negli ultimi dieci anni un socio come Regione investe sul trasporto ferroviario 3 miliardi e un socio come lo Stato investe 170 milioni, è chiaro che i due soci non corrono verso un obiettivo unico.
La rete ferroviaria lombarda va rimessa a norma perché è un vero miracolo che la stessa regga ancora la quantità di convogli che ospita ogni giorno per dare un servizio alle persone. Questo ammodernamento va richiesto a gran voce al Governo.
Raddoppio linea Mantova - Milano
Si prosegue con il progetto del raddoppio della linea. È fondamentale intervenire prima di tutto con l’eliminazione dei passaggi a livello che intralciano notevolmente la nostra viabilità, causano ritardi e inefficienze.
È chiaro che i lavori creeranno disagi agli utenti e si dovranno mettere in campo alternative utili per la minimizzazione degli stessi.
Nuovi treni
Ad oggi sono 85 i nuovi treni in servizio in Lombardia: ai 39 che circolavano fino al 2021, nel 2022 se ne sono aggiunti altri 46 e altri 50 ne arriveranno nel 2023; entro il 2025 si completerà la fornitura dei 222 nuovi treni acquistati da regione Lombardia con un investimento di circa 1,7 miliardi di euro.
L’inserimento dei nuovi treni in linea è programmato per consentire la dismissione dei convogli più vetusti della flotta: a questo riguardo da novembre 2022 sulla linea Milano Cremona Mantova sono in funzione i treni Caravaggio e sulle linee Brescia-Cremona e Cremona-Mantova i Donizzetti.
Autostrada Mantova - Cremona e Autostrada TIBRE
Regione Lombardia ha confermato l’interesse per quest’opera che le istituzioni e le attività produttive dei territori interessati di Mantova e Cremona hanno giudicato fondamentale.
È stato riattivato il percorso per arrivare a realizzare l’opera e nel 2021 l’aula del consiglio regionale ha autorizzato una spesa per un importo massimo di 25 milioni di euro per il progetto definitivo dell’autostrada, anche a chiusura del rapporto concessorio in essere tra ARIA e Stradivaria.
Sono da chiarire e risolvere snodi di carattere amministrativo - giuridico, tra cui il tema del tratto di strada che avrebbe dovuto essere realizzato con l’autostrada Tibre, complementare alla Mantova-Cremona.
La Mantova - Cremona avrà numerose opere compensative importanti per il territorio, tra le quali figura la tangenziale sud che risolverà annose problematiche di traffico della città capoluogo e dei comuni limitrofi.
La Tibre invece dovrebbe portare con sé varie opere complementari, tra cui il completamento della gronda di Casalmaggiore, fondamentale per la viabilità della zona e la sicurezza.
Sia la Mantova Cremona che la Tibre sono da considerare opere necessarie per lo sviluppo del nostro territorio.
Tangenziale Ovest a Porto Mantovano, Mantova, Curtatone
Si dovrà aprire le necessarie interlocuzioni con gli enti competenti per arrivare al completamento dell’anello tangenziale a Mantova, realizzando i collegamenti mancanti per definire la circonvallazione.
Ponte di San Benedetto
In questi cinque anni sono state stanziate le risorse per intervenire sulla parte in golena del ponte per realizzare un intervento completo: infatti inizialmente il progetto proposto dalla provincia di Mantova prevedeva il rifacimento solo del ponte in alveo, che però non avrebbe risolto completamente tutti i problemi visto che la parte golenale sarebbe rimasta sottoposta a limitazioni di circolazione per alcuni mezzi di trasporto pesante. L’integrazione dei fondi regionali del Commissario per emergenza sisma ha consentito di poter integrare i finanziamenti disponibili traguardando ad un progetto complessivo per superare i possibili limiti per la parte in golena.
È indispensabile proseguire rapidamente nell’intervento e fondamentale sarà ottenere dal Governo una soluzione che arrivi alla riduzione dei tempi e della burocrazia.
Ponte di San Matteo in Viadana
Regione ha stanziato i fondi per la realizzazione della struttura provvisoria sul canale Ceriana a San Matteo delle Chiaviche di Viadana ad opera del genio militare.
Nel contempo la provincia prosegue con progetto e realizzazione del manufatto definitivo.
Tangenziale Poggio Rusco - Pegognaga (POPE)
Stanziati i finanziamenti per il terzo lotto, pari a 7,5 milioni di euro, di cui 7 regionali.
Dalla struttura commissariale Sisma sono stati messi a disposizione 1,9 milioni di euro per la realizzazione del quarto lotto che, unitamente alle risorse stanziate dalla provincia, consentiranno di completare l’infrastruttura.
Tangenziale GRONDA NORD Viadana
Finanziata la realizzazione del secondo lotto per un importo stimato di euro 7,1 milioni, di cui 6,9 regionali.
Occorre proseguire verso la realizzazione dell’opera.
Tangenziale di Goito
Finanziata con il Piano Lombardia.
Sottoscritta nel 2021 la convenzione con provincia di Mantova e Comune di Goito.
Nel dicembre 2022 e nel gennaio 2023 Provincia di Mantova, Comune di Goito e Regione hanno avuto un confronto sulle proposte di tracciato della futura tangenziale. Entro fine gennaio 2023 la Provincia confermerà formalmente la soluzione che sarà sviluppata nel Progetto di Fattibilità e l’iter proseguirà.
Ponte Ostiglia
È un ponte di competenza di ANAS, affiancato da un ponte ferroviario di proprietà RFI, con analoga struttura e gravante sulle medesime pile, dismesso nel luglio 2009.
La provincia di Mantova aveva presentato uno studio di fattibilità che non ha mai avuto il benestare del Ministero e degli enti ministeriali competenti.
Occorrerà che Anas sviluppi un progetto ex novo e l’intero intervento, secondo le prime stime, costerà circa 50 milioni di euro.
Visto che il Ministero ha stanziato i fondi per il progetto, Regione Lombardia dovrà monitorare al fine di accelerare la realizzazione dell’opera e porre fine alle criticità esistenti che creano rallentamenti e difficoltà per il traffico veicolare, in particolare per i mezzi pesanti.
Ciclabili
Ciclovia SOLE
Il tratto lombardo della Ciclovia Nazionale del Sole percorre la Provincia di Mantova, partendo da Monzambano fino ad arrivare a Moglia, con un’estensione di circa 90 km. I comuni mantovani attraversati sono Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Goito, Mantova, Marmirolo, Moglia, Monzambano, Ponti sul Mincio, Porto Mantovano, San Benedetto Po.
Il costo dell’opera è di 5,8 milioni euro, di cui 2,37 milioni euro da parte dello Stato e 3,43 milioni euro da parte della Regione (2,39 milioni euro risorse autonome regionali e 1,04 milioni euro da Piano Lombardia). Il Parco del Mincio, che rappresenta il soggetto attuatore, ha iniziato i lavori a settembre 2022, con la conclusione prevista per dicembre 2023.
Ciclovia VENTO
La Provincia di Mantova è attraversata dalla Ciclovia Nazionale VENTO per quasi 100 km, seguendo il percorso del fiume Po. Nel dettaglio, la Ciclovia Vento nel mantovano ricomprende la parte finale del lotto L5 (Viadana) e i lotti L6 (Suzzara – Quingentole) e L7 (Quingentole – Felonica).
Regione Lombardia ha partecipato al finanziamento dell’opera, in particolare ha coperto interamente il costo dei lotti L6 e L7 per un totale di 17,2 milioni euro con il Piano Lombardia, mentre il lotto L5 vede il finanziamento PNRR.
La parte mantovana è in fase di progettazione definitiva.
Ciclovia Ostiglia – Treviso
Nel novembre 2021 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e il comune di Ostiglia per la progettazione e la realizzazione del tratto nord del percorso ciclabile denominato “Green Tour”.
L’itinerario nella parte lombarda è di circa 7 km e ricade nel territorio del Comune di Ostiglia, partendo dal confine con il Veneto fino ad arrivare alla vecchia stazione ferroviaria. Il tratto sud, per cui ad oggi è prevista la sola progettazione, contempla la connessione alla Ciclovia VENTO (interessando il ponte di Ostiglia).
L’accordo prevede un finanziamento regionale di 1,5 milioni euro.
Ad oggi è in fase di progettazione e il comune di Ostiglia, data la particolarità dell’opera, ha avuto un anno di proroga rispetto ai termini dell’accordo iniziale: l’avvio dei lavori è previsto per ottobre 2023 e fine entro settembre 2024.
Riqualificazione sedi UTR e Arpa di Mantova
Progettazione e riqualificazione dell’intero comparto posto nell’isolato Corso Vittorio Emanuele/via Bonomi/via Solferino, composto da palazzo Nuvolara e dalle due unità immobiliari di via Bonomi.
Il progetto e i lavori procederanno nel 2023.
Navigazione e portualità interna
Il porto di Valdaro sta conoscendo una stagione di forte sviluppo, principalmente attribuibile ad alcune motivazioni forti:
- risulta nell’intersezione delle due maggiori direttrici di traffico europee (nord Sud ed Est Ovest) e di questo se ne sono accorti anche importanti investitori stranieri;
- la via d’acqua, unita alla ferrovia, rappresenta oggi sia un’alternativa praticabile per arginare il traffico stradale sia una risposta alla crescente domanda di trasporto delle merci;
- in tema ambientale vi sono indicazioni molto chiare dalla UE ed il trasporto alternativo alla strada dovrà essere incentivato in tutti i Paesi membri.
Il tema dello sviluppo del porto di Valdaro è fortemente legato all’efficienza del canale Fissero Tartaro, che collega Mantova al mar Adriatico in maniera permanentemente certa a prescindere dagli andamenti stagionali, essendo una via d’acqua artificiale a livello costante; purtroppo però il pieno sfruttamento delle sue potenzialità è limitato da alcuni colli di bottiglia presenti in territorio veneto, la cui eliminazione permetterebbe alle navi fluviomarittime di arrivare fino a Valdaro e quindi a Mantova di divenire un porto con tutte le potenzialità del caso.
Si pensi all’industria lombarda, maestra nel mondo nel costruire alcuni manufatti meccanico di grandi dimensioni e peso, che potrebbero essere imbarcati a Mantova e sbarcati direttamente ai luoghi di destino in tutto il bacino del Mediterraneo, mar Nero, Medio Oriente, nord Europa.
L’unica parte di canale Fissero Tartaro effettivamente reso adatto alla navigazione con imbarcazioni di V^ classe CEMT, è il tronco mantovano (dal ponte delle Calandre nei pressi di Ostiglia, fino alla sua terminazione coincidente con la nuova conca di navigazione di Valdaro), che, tramite finanziamenti regionali ed europei, la Provincia di Mantova ha reso idoneo alla V^ classe.
Su tema canale Fissero Tartaro è assolutamente necessario raggiungere un’intesa con la politica veneta, per rimuovere questi pochi ma determinanti ostacoli presenti sulla via d’acqua, tanto importante per lo sviluppo del nostro territorio ed il miglioramento delle modalità di trasporto delle merci.
Su questo argomento, l’interesse è sicuramente di livello nazionale.
Va evidenziato che Ferrovie Italiane - RFI è titolare di due dei 5 ponti (tutti in territorio veneto) che avrebbero bisogno di essere alzati e ha ricevuto i finanziamenti per gli interventi, per i quali si è in attesa dei lavori (ponte di Rosolina e ponte di Arquà Polesine).
Il miglioramento delle condizioni di navigabilità del Po è da ritenere elemento di grande vantaggio per tutte le regioni che si affacciano a questo grande fiume italiano, con particolare riferimento ad Emilia e Lombardia.
In questo senso il tema assume sicuramente caratura nazionale e si dovrà ben valutare la pratica attuazione al Piano di intervento previsto sul Po.
Nel caso dell’area di Valdaro si impongono alcuni provvedimenti urgenti:
- realizzazione di una piattaforma pubblica per lo scambio ferro/gomma delle merci da realizzare nel retroporto
- incentivi per la navigazione e per il rinnovo flotta sia merci che passeggeri in versione green
- Zona Logistica Semplificata (argomento sul quale si è molto spesa Regione Lombardia e per il quale si è in attesa di conferme dal Governo)
- Nuove aree di porto con costruzione del bacino di carenaggio (struttura necessaria per trarre in secca le imbarcazioni ed eseguire le manutenzioni e/o nuove costruzioni) che sarà utilissimo e attiverà attività a forte assorbimento di manodopera
- Navigabilità sul Po da foce Mincio a Cogozzo, dove è già presente un pontile per lo sbarco di liquidi pericolosi finanziato con importanti contributi pubblici: a tal proposito la questione principale riguarda la navigabilità sull’intero sistema idroviario rispetto al quale sono in corso specifici stanziamenti (il MIMS ha stanziato 145 milioni di euro a favore delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna per la realizzazione di nuovi interventi per il sistema idroviario padano-veneto; il contributo previsto per Regione Lombardia è pari a circa 59 milioni e vedranno AIPO quale soggetto attuatore).
- attivazione delle esistenti banchine sul Po di Revere e S. Benedetto Po in grado di offrire un servizio green all’area produttiva del dx Po e attivazione della banchina di Governolo sul Fissero Tartaro
- attivazione del porto di Ostiglia sul Fissero Tartaro, dove sta per partire la produzione di un grande stabilimento siderurgico
Importante sottolineare che in questa Legislatura la governance del porto di Valdaro (compreso Porto Catena) è stata riportata in capo alla provincia di Mantova (a partire dal 1° gennaio 2023), con conseguente autonomia gestionale e piena capacità di progettare e dare ulteriore impulso a questo importante snodo.
Inoltre, si è proceduto al finanziamento di nuove darsene sul Po per imbarcazioni adibite a controlli.